09-01-2024

Pratica per Luna piena 5 febbraio 2023

Cari Paqo
vi invito a prendere nota che domenica prossima 5 febbraio avremo la nostra consueta pratica per la Luna piena. L′apex sarà alle 19:30 e noi inizieremo poco dopo alle 20:30.
Il collegamento sarà aperto alle 20:20. Chi è interessato può scrivermi.

Il nome di questa Luna piena nella tradizione nord-americana e nord-europea è Luna della Neve. Questo nome è sufficientemente auto-esplicativo: dato che febbraio è il mese in cui le nevicate dovrebbero farsi più abbondanti.
In Nord America, alcune tribù la chiamavano anche Luna della Fame, a causa della difficoltà nella caccia costituita dal clima rigido di quel periodo dell’anno. In altre tradizioni assume altri nomi come Luna dei Germogli (cultura cinese), Luna del Ghiaccio (cult. celtica), Luna dell’Aquila (cult. cree), Luna Ossuta (cult. cherokee), Emisfero Sud: Luna del Grano, Luna dell’Orzo, Luna Rossa, Luna del Segugio (emisfero sud).
Si potrebbe dire che tutti questi riferimenti alla neve e alla scarsità, portano a focalizzarci sulla necessità di superare le sfide mantenendo i nostri focolari personali accesi. Il simbolismo mistico ci induce a riflettere sui temi della passione, della creatività e della fiducia da alimentare e nutrire anche quando il mondo esterno è freddo e le risorse sono scarse. Solo così potremo attivare l′abbraccio dell’abbondanza, della salute, dell′armonia personale.
Sul piano spirituale-energetico, questa è l′occasione per purificare e preparare il terreno personale al ritorno della stagione di rinascita, concentrandoci sul proposito di rigenerare la nostra forza interiore. La connessione all′Archetipo della Grande Madre, nella sua forza ispiratrice e guaritrice, permette di recuperare la migliore forma fisica, emozionale, mentale e spirituale.
Nella tradizione celtica la notte tra il 1° e il 2 Febbraio corrisponde alla festività di Imbolc, durante la quale veniva celebrata la dea Brigit, la Grande Dea Madre, il Femminile Sacro. È divinità complessa e potente, associata al fuoco e alla luce, protettrice dei poeti, dei guaritori, dei fabbri Brigit esalta la sua triplice natura energetica femminile dell′arte e dell′ispirazione, della cura e della fertilità, della forza e delle arti marziali, similmente alla greca Atena e romana Minerva.
La runa associata a questo periodo è Algiz, segno di sacrificio, purificazione, creazione dello spazio sacro. Rappresenta l′unione del mondo terreno con quello spirituale e divino. Ispira a lasciarsi andare al proprio destino, ad affidarsi completamente alla volontà superiore, ad accogliere qualsiasi segno, indicazione o ispirazione.
In questo periodo si risveglia anche Cernunnos, lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi. È il Dio della fecondità sacra maschile, della sessualità virile, della caccia, della guerra, dell′abbondanza, degli animali, della natura selvaggia e anche della morte e l′oltretomba.
C’è un chiaro parallelismo con la tradizione romana, della purificazione che si svolgeva nel mese di febbraio per iniziare il nuovo ciclo vitale. La Dea Madre latina, Giunone veniva celebrata con l′epiteto di Februata (purificata) ed le donne usavano girare per casa e città con fiaccole accese al fine di purificare gli spazi pubblici e privati. Anche Fauno Luperco, divinità degli armenti e della natura, veniva festeggiato con i Lupercalia, al 15 di febbraio con la purificazione dei corpi prima dell′unione che avveniva in maniera rituale.
Veniva anche festeggiata Cerere, dea Madre della natura e delle messi, che nel periodo invernale vagava sulla terra disperata alla ricerca della figlia Proserpina, rapita da Plutone, in modo da favorire il ritorno della Primavera/Proserpina.
Nella tradizione cristiana, in questi giorni si festeggia la Candelora, che richiama l’evento narrato evangelico della presentazione di Gesù Bambino al tempio. Secondo la legge mosaica la donna che aveva partorito un figlio maschio era considerata “impura” per 40 giorni, durante i quali entrambi dovevano rimanere chiusi in casa. Dopo la presentazione al tempio per una purificazione riacquisivano la libertà di stare in pubblico
Il sacerdote Simeone e la profetessa Anna riconoscono in Gesù Bambino il Messia atteso della tradizione ebraica, portatore di luce e salvezza. Le candele benedette in questa occasione permettono la creazione di uno spazio sacro nelle case dei fedeli.
Nella zona brasiliana di Bahia, la Candelora è una festa dedicata a Nossa Senhora das Candeias, sincretizzata con l′orishà Yemanjà, colei che rappresenta l′amore materno, divinità delle acque del mare e degli oceani. In riva al mare vengono allestite celebrazioni e cerimonie di purificazione o preparate offerte, che vengono portate al largo.
La Fiesta de la Virgen de la Candelaria a Puno, in Perù dura 24 giorni culminando il 2 febbraio. Processioni, danze e celebrazioni coinvolgono tutta la popolazione. Una simile festa nazionale è celebrata nelle Canarie, in particolare a Tenerife.
(Alcune info sono tratte da https://www.reiki.it) Gianmichele Ferrero